DWS Model®
Come Trasformare la tua Azienda o Professione da tradizionale a digitale:
Analisi Aziendale – Autorevolezza e Trasformazione – Obiettivi e Strategia
Con il DWS Model® CANVAS creiamo insieme la nuova Strategia, le proposte di valore per la Tua Nicchia, definendo relazioni solide con i tuoi clienti. Rafforzeremo il Tuo Brand attraverso strumenti di marketing editoriale e digitale, predisponendo il Tuo cambiamento attraverso la nostra Community. Insieme pianificheremo i tuoi obiettivi di business e la strategia per raggiungerli, affiancandoti in un percorso di condivisione e di crescita personale e professionale
DWS MODEL
Cresci in modo sicuro con i nostri 6 step!
Trasformeremo la tua competenza specialistica in un servizio che integra il marketing relazionale con i nuovi modelli di marketing e comunicazione digitale, un sistema testato che ti farà aumentare fidelizzazione, relazioni, contatti e fatturati.
Strategia
Mappe Mentali
Libro
Growth Hacking
Crea Community
Workshop
Passo n. 1: Strategia direzionale (Business Model Canvas).
Il percorso di “Reputazione digitale” parte da un progetto strategico, che consiste nell’analizzare il modello di business dell’azienda di riferimento, nel mappare gli stakeholder ad essa collegati, ed a definire i canali digitali più idonei per la divulgazione della suddetta “Reputazione digitale”.
Il simulatore strategico utilizzato, adottato tra l’altro da molti startupper della Silicon Valley, è il Business Model Canvas, realizzato dall’illuminato studioso svizzero Alexander Osterwalder.
Qui lavoreremo e cresceremo su questi argomenti fondamentali. Ecco il simulatore con i suoi nove blocchi che fotografano in maniera straordinaria tutte le attività ed i processi di un’azienda di ogni tipo e specie.
Se sei un imprenditore o un professionista è fondamentale che focalizzi i tuoi sforzi sul portare valore ai tuoi clienti.
Vediamo come è composto il Business Model Canvas e i suoi 9 blocchi.
Parte destra e parte sinistra.
Per utilizzare questo simulatore strategico dovrai dotarti di uno strumento ad altissima tecnologia, i post-it. Rispondi alle domande dei nove blocchi, scrivi le risposte sui post-it, ed attaccali sul tuo Business Model Canvas.
Ora, descriviamo il simulatore!
Sulla parte destra abbiamo la segmentazione dei clienti.
È molto importante che vada proprio a scrivere e compilare i post-it che poi andrai a posizionare nei 9 blocchi del tuo business model canvas, che magari esporrai nel tuo ufficio, in un posto ben in evidenza, in modo da ragionarci quotidianamente.
In questo primo blocco dovrai fare focus su:
1. quali sono i tuoi clienti;
2.che bisogni anno;
3.dove sono collocati, che luoghi frequentano.
Più sei focalizzato ed identifichi una nicchia ben definita di clienti, maggiore sarà la possibilità di soddisfare quella determinata nicchia di clienti.
Il blocco centrale è la proposta del valore.
La domanda che ti dovrai porre è la seguente:
“Qual è il prodotto, qual è il servizio, qual è il bisogno che può soddisfare la mia clientela segmentata attraverso i miei prodotti e servizi?”.
Qui andrai proprio a scrivere quelli che sono i tuoi servizi, i tuoi prodotti, scriverai le otto, dieci proposte del valore, le più importanti, quelle più focalizzanti sulla tua nicchia di clientela.
Esse andranno a costituire anche l’intelaiatura dei capitoli del tuo libro, ossia saranno gli otto, dieci capitoli sui quali andremo poi a scrivere insieme il tuo libro, il tuo manuale operativo, ed anche il tuo nuovo biglietto da visita, per la tua azienda, per la tua professione, questo come funzione esterna. La funzione interna del tuo nuovo manuale operativo sarà la descrizione ed ingegnerizzazione dei tuoi processi aziendali, i processi della tua organizzazione professionale.
Gli altri due blocchi, sempre afferenti alla parte destra del Business Model Canvas, riguardano i canali e le relazioni con i clienti, quindi le leve di marketing sui potenziali clienti nuovi e sui clienti già acquisiti.
Nel blocco dei canali dovrai soffermarti sulle modalità per portare le proposte di valore ai tuoi potenziali clienti. Come arrivano alla tua organizzazione potenziali clienti, attraverso quali canali tradizionali, attraverso i canali digitali. Qui scrivi proprio quali sono le metodologie distributive attraverso le quali porti le proposte del valore alla tua clientela segmentata. Sopra il blocco dei canali, nella parte alta, invece, facciamo riferimento a quelle leve che sono fondamentali per il percorso di fidelizzazione della clientela. La domanda che dovrai farti è: “che tipo di relazioni devo avere con i clienti, attraverso quali strumenti tradizionali/digitali?”
Focalizza 2 o 3 attività e su quelle applica un processo di fidelizzazione, per migliorare proprio la relazione con i tuoi clienti. In questo blocco, infatti, c’è un cuoricino, che evidenzia la relazione con i tuoi clienti. Lo sforzo che dobbiamo fare nella parte strategica è definire dettagliatamente le modalità con le quali far diventare i nostri clienti dei follower appassionati, dei nostri seguaci, dei veri e propri fan.
In basso a destra del modello Business Model Canvas, trovi il blocco dei ricavi. In gergo tecnico, noi diciamo che è fondamentale che i tuoi prodotti, i tuoi servizi, espressione della proposta di valore, siano pacchettizzati con una precisa definizione della tariffa per il tuo pubblico di riferimento.
Per ogni prodotto o servizio, vai ad identificare un prezzo, un ricavo di vendita molto preciso, molto ben definito. Cerca di identificare delle tariffe di ingresso proporzionate al valore fornito. Ricorda, questa è la parte afferente alla creatività della tua azienda, della tua professione.
Sul versante sinistro del Business Model Canvas, invece, abbiamo quello che definiamo il reparto della razionalità.
Se volessimo utilizzare una metafora, il Business Model Canvas è come un ristorante, la parte destra di questo schema è un po’ come la sala del ristorante, dove i camerieri accolgono i clienti, servono i propri piatti, creano la relazione.
La parte sinistra, invece, è la cucina, dove vengono preparate le varie pietanze, i vari piatti, dove c’è il cuoco, lo chef, i lavapiatti, i partner ed i fornitori del ristorante, e quindi tutta l’organizzazione.
Nella parte destra ci sono le risorse chiave, quali sono le risorse chiave della tua attività, quelle della tua organizzazione, della tua azienda, del tuo studio professionale?
Qui dovrai proprio andare a scrivere i nomi delle persone, ossia due-tre risorse chiave fondamentali per creare proposte di valore. Definisci poi quali sono le attività chiave, ossia quali sono le attività fondamentali per supportare la tua organizzazione, per promozionare i tuoi prodotti e servizi, per vendere le proposte del valore, per fare la cosiddetta fase di delivery del prodotto o del tuo servizio, per formare i membri della tua organizzazione.
In questo blocco scrivi e descrivi le attività chiave, se poi hai delle attività che non sono attività strategiche, ma magari sono attività che possono essere standardizzate in quanto ripetitive, o attività importanti da svolgere sulle quali la tua organizzazione non ha un know-how specifico, si tratta di attività e persone in outsourcing. Per questo tipo di attività individua i partner strategici, affida queste attività all’esterno della tua organizzazione, una volta definiti, scrivi sui post-it i nomi dei partner chiave che andranno a creare valore sulla tua clientela segmentata.
Qui in questo blocco, creerai una partnership con persone esterne alla tua organizzazione, e nella parte bassa andrai a definire gli investimenti ed i costi gestionali per le persone e le attività definite nella parte sinistra del Business Model Canvas.
É quindi fondamentale che nel Business Model Canvas, si identifichino la parte creativa, la parte
razionale, i ricavi ed i costi.
Questo strumento è davvero utile perché nella fase strategica, che noi riteniamo fondamentale, ti consentirà di focalizzare, meglio se attraverso un brainstorming (partecipa e fai partecipare i membri della tua organizzazione). Ti serviranno un paio d’ore almeno, per riflettere e codificare, chiarire questi elementi, e soprattutto avere un quadro completo su tutte le attività che dovrai portare avanti, e sulle attività che invece dovrai eliminare dalla tua organizzazione.
Nella parte alta del Business Model Canvas è importante definire il perché.
Come noi diciamo sempre, se il perché è forte, il come, ossia i risultati, le attività, le persone, i processi organizzativi definiti nei nove blocchi, sono una conseguenza, facile da realizzare. Ecco, a questo punto, soffermati sulla parte alta del Business Model Canvas, definisci il tuo perché.
Perché svolgi questa tua attività di impresa, perché svolgi la tua attività professionale, scrivilo in modo chiaro in questo blocco e posiziona gli ultimi post-it nella parte alta.
A questo punto, completato il modello, dovrai stamparlo, per poterlo guardare ogni giorno, in modo da focalizzare tutte le tue attività di impresa o della tua professione.
Passo n. 2: Schematizzare, memorizzare e velocizzare il percorso di apprendimento. (Le Mappe Mentali).
Vuoi scoprire come migliorare la tua capacità di apprendimento, di memorizzazione e soprattutto di schematizzazione del 70%?
In questo capitolo approfondiremo uno schema davvero potente, utilizzato dopo aver fatto la strategia della tua impresa e della tua professione: “le mappe mentali”. Le mappe mentali sono state inventate e teorizzate dall’inglese Tony Buzan. Le mappe mentali sono uno strumento davvero potente, utilizzato a scuola dai ragazzi dislessici e disgrafici.
Chi sono i ragazzi dislessici?
Sono tutti coloro che hanno difficoltà nell’apprendimento, nella memorizzazione e nella spiegazione dei contenuti. In realtà i ragazzi dislessici hanno un cervello in cui le immagini scorrono velocemente e studiare tramite i metodi tradizionali, ossia attraverso la lettura dei testi e degli appunti, non li aiuta nell’esposizione degli argomenti. Molti pensano che la dislessia sia una malattia! Tutt’altro, Einstein era dislessico, il celebre magnate britannico proprietario di Virgin Group, Richard Branson è dislessico.
Se questo strumento venisse insegnato e trasferito nelle scuole, probabilmente, i ragazzi otterrebbero sin da subito risultati e voti più alti.
Non ti dico che lo devi utilizzare nella tua organizzazione aziendale o professionale, ma per noi fa davvero la differenza, e ci consente una volta definita la strategia nel modello strategico del Business Model Canvas, di andare a schematizzare in un processo veloce, ed a codificare quelli che sono i contenuti fondamentali della tua impresa, all’interno del tuo manuale operativo, del tuo libro, del tuo percorso di creazione delle procedure della tua organizzazione aziendale e della tua organizzazione professionale.
Ti starai chiedendo come funziona la mappa mentale?
Questo schema funziona con i colori, dovrai dotarti quindi di pennarelli o pastelli colorati. Nella parte centrale della mappa noi solitamente inseriamo il
Titolo, che deve identificare la tua attività, la tua professione, la parola chiave, la keyword della tua principale proposta di valore. Anche solo due parole per andare a definire il titolo del tuo manuale operativo, del tuo libro. Sui rami colorati della mappa, andremo a posizionare le diverse proposte del valore.
Ricorda che lo scopo fondamentale della tua organizzazione aziendale è quello di portare valore ai tuoi clienti, ai fornitori, ai tuoi collaboratori, ai tuoi dipendenti, agli istituti di credito, alle associazioni di categoria, alle istituzioni territoriali, e quindi a tutte le persone coinvolte nell’organizzazione (Stakeholder).
Quindi sempre più focus sul valore, sui rami colorati andremo quindi a posizionare le varie proposte del valore.
Nel nostro caso, quelli che sono i testi dei capitoli del tuo nuovo libro, nei sotto rami, invece, vari paragrafi con le diverse immagini, magari tre immagini per ogni paragrafo.
Quindi avrai un titolo centrale, otto-dieci rami per i capitoli contenenti le proposte di valore, e tre paragrafi, con tre immagini che andranno ad identificare le proposte del valore contenute all’interno del manuale operativo, il tuo libro.
In genere, andiamo a pubblicare il libro-manuale di impresa, sia in formato e-book, sia in formato cartaceo su Amazon, con l’obiettivo di farlo diventare un best-seller di categoria.
Quindi andremo a codificare quella che la tua organizzazione aziendale svolge come attività chiave, le risorse chiave, i partner per la creazione dei servizi e dei prodotti, che portano valore ai tuoi clienti.
Un altro grande vantaggio dell’utilizzo delle mappe mentali è che queste funzionano un po’ come il nostro cervello.
Scopriamo questa meravigliosa informazione.
Il neurone: la cellula-base.
Se osserviamo i mattoni del cervello, scopriremo i neuroni: cellule specializzate nel raccogliere, elaborare e trasferire impulsi nervosi. Dal loro corpo cellulare si diramano vari rametti, i dendriti, e un ramo più grosso, l’assone. Il nostro cervello funziona come una macchina fotografica, immagazzina informazioni mediante immagini. Utilizzando questa metodologia, farai una foto dei contenuti inseriti nella mappa mentale.
Farai una foto delle proposte di valore della tua organizzazione. In sintesi, l’immagine, schematizzata attraverso la mappa mentale, verrà catturata dal cervello che la memorizza, e che difficilmente dimenticherà.
Gli aspetti fondamentali che andranno focalizzati e trascritti sono: l’organizzazione, i tuoi servizi i tuoi prodotti, che costituiscono il bisogno fondamentale, ossia rispondono alle soluzioni ricercate dalla tua clientela segmentata,
In questo modo, avrai fornito la risposta alla domanda: “Qual è il problema che vado a risolvere?”
Le mappe mentali sono fondamentali nel nostro percorso, ed il loro utilizzo ci ha consentito di raggiungere dei traguardi davvero importanti nella codifica di tantissimi manuali operativi, oltre cento negli ultimi anni, nell’ambito di diversi settori merceologici.
Cosa sono tecnicamente le mappe mentali?
Una mappa mentale è una forma di rappresentazione grafica del pensiero teorizzata dal cognitivista inglese Tony Buzan, a partire da alcune riflessioni sulle tecniche per prendere appunti. Il fine consiste nell’implementare la memoria visiva e quindi la memorizzazione di concetti ed informazioni in sede di richiamo. Le mappe mentali (mind maps) non vanno confuse con altri tipi di mappe, come le mappe concettuali, dalle quali si differenziano sia per la strutturazione, sia per il modello realizzativo, sia per gli ambiti di utilizzo. Le mappe mentali hanno una struttura gerarchico-associativa. Questo significa che sono solo due le tipologie di connessioni che possono essere create: gerarchiche (dette anche rami), che collegano ciascun elemento con quello che lo precede; associative (dette anche associazioni), che collegano elementi gerarchicamente disposti in punti diversi della mappa. La struttura portante di una mappa mentale è sempre gerarchica; le relazioni associative aiutano ad aumentarne l’espressività, evidenziando la presenza di legami trasversali mediante frecce. Essendo gerarchica, la mappa mentale ha necessariamente anche una geometria radiale (che quindi dal centro si propaga verso l’esterno): all’elemento centrale troviamo collegati degli elementi di primo livello, ciascuno dei quali può essere collegato con elementi di secondo livello e così via. In genere la disposizione grafica degli elementi è a raggiera, ma è possibile estendere queste considerazioni anche ad altre forme di connessione, come quella a spina di pesce oppure ad albero.
Il modello realizzativo delle mappe mentali.
La mappa mentale è uno strumento votato alla creatività, alla memorizzazione, all’annotazione in chiave personale. Per questo, il suo ideatore Tony Buzan, ha formulato il suo modello incentrandolo sull’evocatività: tutti gli elementi di una mappa mentale devono essere ricchi di immagini fantasiose e colorate, perché da un lato, rendono gradevole la rappresentazione, dall’altro stimolano l’emisfero cerebrale destro, le cui funzioni supportano facoltà come la creatività, la memoria, l’associazione mentale. Inoltre, gli elementi devono essere descritti con singole parole chiave e non con periodi estesi, così da lasciare spazio a nuove associazioni ed a possibili integrazioni dettate da fantasia o intuizione. Per questa ragione è importante che una mappa mentale venga prodotta a colori fin dalle prime fasi di realizzazione, e non colorata in un secondo momento. Il modello realizzativo delle mappe mentali è essenzialmente associazionista: si procede inserendo e ricombinando dinamicamente gli elementi nella mappa, utilizzando una struttura gerarchico-associativa e applicando il processo di associazione mentale. In tal senso è grande la differenza con le mappe concettuali, che sono impostate secondo un modello connessionista (sono previsti due momenti distinti: quello dell’individuazione dei concetti e quello della loro combinazione).
È importante notare che una mappa mentale non ha un’impostazione gerarchica assoluta, ma di contesto, e dispone gli elementi intorno ad un centro secondo una raggiera: ciò che sta al centro è il punto di partenza, ciò che si colloca radialmente è punto intermedio di un processo associativo virtualmente infinito. Tra i vari elementi della mappa non vi è un vincolo di inclusione: per esempio, se il punto di partenza fosse il “cinema”, potrei pensare al “tempo libero” come elemento di primo livello, ma se partissi dal “tempo libero” potrei tranquillamente associargli al primo livello il “cinema”, rispettando comunque il principio associazionista.
Gli utilizzi delle mappe mentali.
Le mappe mentali fanno leva soprattutto sulle capacità creative personali e di gruppo, sulle risorse mentali inconsce, sulle sinestesie create con colori ed immagini, sui processi che spontaneamente ristrutturano le informazioni, e che ogni volta lasciano aperta più di una chiave interpretativa. Per queste ragioni le mappe mentali sono particolarmente efficaci come strumenti di annotazione e di apprendimento, come supporto all’elaborazione del pensiero della creatività, come ausilio nell’orientamento personale e nella costituzione di gruppi di lavoro. Sono invece meno efficaci nella rappresentazione della conoscenza, dove l’evocatività della mappa mentale induce una minore efficacia comunicativa e maggiori margini di ambiguità. Una mappa mentale può costituire il punto di partenza di un processo creativo, che porta alla realizzazione di materiali diversi per natura e per formato di rappresentazione. È il caso di un brainstorming di gruppo che, supportato da una mappa mentale, prelude alla definizione di obiettivi strategici, alla formulazione di un progetto, alla scrittura di documentazione testuale. Un esempio di questo passaggio è la derivazione dalla mappa mentale di un out line (detto anche scaletta gerarchica), che permette di trasformare la struttura a raggiera in una sequenza articolata ed ordinata per livelli gerarchici. In DWS model® utilizziamo le mappe mentali per tutte le riunioni, per gli obiettivi quantitativi, per aggregare le informazioni del modello Canvas da diffondere nel web, per gli indici dei libri che andiamo a scrivere, per i progetti di aggregazione dei contenuti.
Passo n. 3: Scrivere il libro della tua attività, il nuovo manuale operativo.
Ci sono moltissime persone che vogliono scrivere un libro, è un sogno comune quello di poterlo fare. Addirittura l’86% degli italiani vorrebbe scrivere un libro, ma in qualche modo questo desiderio non viene portato avanti, perché sembra piuttosto complicato. Per molti professionisti ed imprenditori è molto importante condensare il proprio lavoro all’interno di un libro.
E questo è uno dei motivi fondamentali per il quale abbiamo deciso di scrivere questo libro. In questo libro troverai spunti interessanti per motivarti a scrivere e pubblicare il tuo libro, per creare la tua reputazione digitale.
Prima cosa: “perché è importante scrivere un libro?”
Perché qualsiasi cosa tu faccia nella tua vita, qualsiasi professione, qualsiasi attività di impresa, questo ti consentirà di posizionarti meglio e di conquistare una forte autorevolezza.
“Non vorresti lasciare un segno importante sulla terra? “
Il libro è qualcosa che resterà per sempre, in qualche modo rende immortale il nostro pensiero, nonostante ciò, soltanto l’un percento dell’86% degli italiani che vuole scrivere un libro, porta avanti l’idea. Probabilmente quell’85% non sa da dove partire, vede l’attività di scrivere un libro come un’impresa e non sa procedere. Per scrivere un libro ci vuole molto meno tempo di quello che pensi, infatti ti bastano, in una fase iniziale, due ore al giorno, e 15 giorni per realizzare il sogno di una vita.
“Poco tempo! Che ne pensi?
Lo sappiamo, starai pensando che lanciamo questi slogan per farti andare avanti nella lettura…” La cosa curiosa è, che spesso siamo portati a scrivere tante cose, molti appunti, su quello che facciamo, sulla nostra professione, sul nostro lavoro, e non ci rendiamo conto, se mettessimo tutte le cose che diciamo e scriviamo durante le nostre giornate di lavoro, se mettessimo insieme le nostre mail, i nostri WhatsApp, se registrassimo le nostre conversazioni di lavoro in un unico contenitore, avremmo già il nostro libro. Ovviamente dobbiamo gestire bene il nostro tempo, con giusto metodo e giusti strumenti. Se lasciassimo acceso ad esempio il nostro cellulare, e durante queste due ore al giorno da dedicare al nostro progetto, rispondessimo alle telefonate, ai messaggi, ci lasciassimo prendere da Facebook, o rispondessimo alle mail, in questo caso ci servirebbero 15 ore al giorno.
Se sarai disciplinato, questa è la nostra promessa, senza televisore, senza WhatsApp, senza Facebook, senza rispondere al cellulare, allora riuscirai a rispettare te stesso ed il tuo tempo, nella realizzazione di qualcosa che ti cambierà davvero la vita.
Ma qual è lo schema per scrivere un libro?
Innanzitutto dobbiamo partire dal titolo e dall’immagine di copertina. Si sa, questi sono i due elementi più importanti del libro, in quanto servono a catturare l’attenzione del possibile acquirente, a tal punto da spingerlo ad acquistare. Cerca di ricordare quando sei entrato in una libreria: ci sono tantissimi libri sugli scaffali, ma un’immagine più delle altre, cattura la tua attenzione.
Vedo un libro che cattura la mia attenzione, a questo punto lo prendo in mano per leggerne il titolo, a questo punto lo giro per leggere il riassunto del libro, infine, probabilmente ne leggerò qualche riga, qualche paragrafo, e se mi avrà colpito, lo comprerò. Tutto è partito dal titolo. “È mai capitata questa cosa anche a te?” E allora quali caratteristiche dovrebbe avere un titolo? Sicuramente dovrebbe fare una promessa, ad esempio uno dei libri più belli tra gli ultimi che abbiamo letto è: “Quattro ore alla settimana” di Timothy Ferris, in questo libro l’autore ti comunica come lavorare soltanto 4 ore alla settimana. “Beh, accattivante non ti sembra?” Oltre alla promessa, il libro può contenere anche una direzione. Pensa a: “Arricchisci Te stesso” di Napoleon Hill. Oppure il titolo deve dare un’informazione-shock, ad esempio: “Milionari in 2 anni e 7 mesi” di Alfio Bardolla e Lorenzo Ait, il titolo ti dà una chiara indicazione su come diventare milionari in 2 anni e 7 mesi. Dopo aver individuato il titolo, è importante avere lo schema completo degli otto-dieci capitoli da pubblicare, che contengono gli approfondimenti del nostro titolo. Nel capitolo del Business Model Canvas, abbiamo approfondito la nostra metodologia per evidenziare, far emergere la strategia, il tuo piano e gli otto-dieci elementi, le proposte di valore del professionista e dell’imprenditore rispetto alla propria clientela, da approfondire nei singoli capitoli. Una volta trovato il titolo, e definiti gli argomenti da approfondire nei diversi capitoli, bisogna stabilire un’introduzione all’argomento centrale del libro. Nell’introduzione c’è una sintesi del problema e della soluzione, che come professionisti o imprenditori siamo chiamati a risolvere nel libro, destinata ai nostri clienti. Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di scrivere l’introduzione come prima bozza all’inizio della stesura, una volta definita la mappa dei capitoli. Si, definisci l’introduzione, scrivila su un foglio bianco anche a penna magari, mettila nel cassetto e rileggila e completala, potrai rivederla ed aggiornarla in seguito, dopo aver scritto tutti i capitoli, quando avrai una visione d’insieme più completa.
Uno dei primi vantaggi fondamentali è che un libro ti posiziona come autore, e come dice il termine, autorevole nella tua attività, esperto del settore. La scrittura di un libro ti spinge ad approfondire un tema, studiare vuol dire sicuramente che sai tanto su quell’argomento e vuoi approfondire e condividere le informazioni con i lettori, appassionarli al tuo saper fare, ma soprattutto, creare una community di persone interessate alla tua nicchia di mercato.
Gli esseri umani sono abituati da sempre ad identificare l’autore del libro come un esperto, e prima era anche più difficile scrivere un libro, in quanto dovevi ricorrere ad una casa editrice, che prima di pubblicarlo doveva analizzarlo, vagliare la proposta, studiarlo.
Oggi con il self-publishing e con Amazon, tutto questo processo è molto più agevole. Un libro contribuisce ad aumentare il prestigio del professionista, dell’imprenditore, e uno dei tasselli fondamentali per aggregare i contenuti è codificare l’attività e costituire la cosiddetta Brand Identity, la tua “Reputazione digitale”. C’è da dire che scrivere un libro dà anche la possibilità di guadagnare molto, anche se la gran parte degli autori dice, a giusta ragione, che si guadagna poco. Sì, è vero, dalla vendita diretta dei libri si guadagna poco, ma dalla creazione dei servizi collegati si può guadagnare anche cifre molto interessanti. Infatti, dalla scrittura del libro, potrà farti guadagnare nuovi clienti, vendere più consulenze, le persone riconosceranno la tua competenza, potrai dare prova che tu hai le soluzioni ai loro problemi. C’è anche da dire che leggendo un libro si instaura un feeling particolare con l’autore, un po’ come diventarne amico, anche perché il lettore passerà tante ore con te, quindi si andrà a creare una relazione di amicizia, un feeling, anche senza incontrare il tuo nuovo cliente. La scrittura e la successiva pubblicazione di un libro, aprono tante porte, come ospitate in radio conferenze, eventi, tv, inviti in riunioni pubbliche e durante workshop, in tal modo aumenterà in maniera considerevole la tua notorietà e visibilità, e contribuirà a creare la tua community. Ci teniamo a precisare che noi non siamo degli scrittori, non siamo degli aggregatori, ma siamo appassionati della codifica e dei sistemi.
Passo n. 4: Growth Hacking per accrescere visibilità e autorevolezza.
Se vuoi crescere nella nuova economia, nell’economia digitale, sei nel posto giusto.
Ogni giorno aiutiamo tantissimi imprenditori e professionisti a crescere e migliorare in questa nuova economia, in questa nuova economia digitale e sostenibile. In questo capitolo, nel tempo destinato alla lettura di 10 minuti, lavoreremo insieme su dei concetti fondamentali e sul concetto del Growth Hacking.
Da questo disegno grafico puoi intuire che Growth Hacking è un mix tra:
1.Marketing creativo,
2.Analisi dati con test continui,
3.Software e tool informatici che ti consentono di reingegnerizzare i processi aziendali.
Cosa significa Growth Hacking? In inglese Growth, traduce la crescita e Hacking, hackerare, in pratica, con questo sistema noi hackeriamo, quindi diamo una spinta, mettiamo il turbo, come diciamo in gergo, alla crescita della tua organizzazione aziendale.
Se sei un imprenditore, un professionista, un avvocato un commercialista, un ingegnere, un architetto,
questo modello di sviluppo arriva dopo aver definito a fondo la parte strategica.
Dopo aver strutturato la parte strategica, ti invitiamo a rileggere con attenzione il capitolo del Business Model Canvas, dopo aver creato i contenuti della tua organizzazione, quindi aver risposto alla domanda fondamentale: quali sono i bisogni fondamentali dei miei clienti oggi?
È importante e fondamentale farsi questa domanda ogni giorno: quali sono i bisogni reali, i problemi che io vado a risolvere con la mia organizzazione alla mia clientela segmentata?
Una volta delineata la strategia, creato i contenuti, aver utilizzato una metodologia che ti permette di schematizzare, memorizzare e migliorare il percorso di apprendimento (mappe mentali), questa è la fase forse fondamentale, per mettere poi il turbo alla tua organizzazione e per divulgare la “Reputazione digitale”. Tutti i contenuti prodotti attraverso un libro, attraverso un manuale operativo, vanno codificati e ed aggregati in post, quindi in un blog, in un podcast, attraverso degli audio, in video, attraverso la visualizzazione, e vanno poi diffusi sui vari canali social: Facebook, Instagram, LinkedIn, YouTube, Tik tok”.
Spesso ci capita di ascoltare clienti che affermano che un canale social sia meglio di un altro.
Il Growth Hacking è: sperimentazioni, analisi, numeri, costante attività di ricerca e sviluppo (attività spesso messa da parte dalle aziende), reingegnerizzazione dei processi, creatività al servizio del marketing, utilizzo dei social leggendo metriche, interazioni, condivisioni e misurazione costante dei risultati.
Attraverso tutte le piattaforme social andiamo a diffondere quelli che sono i nostri prodotti, i nostri servizi, le nostre proposte del valore, alla clientela specifica che tu avrai a monte definito, nel diffonderle, andremo a creare una sempre maggiore autorevolezza del nostro brand.
Comunicheremo quello “Che facciamo,” che andremo ad inserire nello schema del Business Model Canvas. Andremo a lavorare sul concetto di “Chi siamo,” su quella che in gergo tecnico viene definita la “brand identity” della tua azienda, o se sei un professionista, lavoreremo al tuo “personal branding”.
In questo schema di personal e digital branding andiamo ad organizzare i contenuti che rappresentano la nostra identità, chi siamo.
Quali sono le nostre competenze, i nostri valori identitari, la nostra professione, le ragioni per credere, e definiremo attraverso i canali della comunicazione, il nostro posizionamento nella testa delle persone.
Utilizzeremo lo schema del Business Model Canvas,
per organizzare il nostro piano editoriale, i post dei testi scritti, i podcast, i video. Questi contenuti verranno diffusi ai tuoi potenziali clienti e clienti attuali attraverso i vari canali, ma serviranno anche per migliorare la relazione con la tua clientela attuale, per fidelizzarla maggiormente.
Oggi, la competizione è sempre più forte, sempre più agguerrita di conseguenza, fidelizzare i propri clienti attraverso un processo di trasformazione digitale diventa fondamentale.
Il Dws Model® è un metodo, una metodologia non solo formativa verso i cosiddetti prospect, i potenziali clienti, ma anche di fidelizzazione rispetto alla clientela già acquisita.
Il percorso di Growth Hacking ti consentirà di aumentare le tue visualizzazioni, di crescere velocemente e di ottenere una visibilità e notorietà tali, da farti posizionare come un Brand indiscusso del tuo settore.
Raggiungere tantissime visualizzazioni in pochi mesi in determinati settori, è spesso un traguardo che sbalordisce.
Ai nostri clienti questo capita spesso, e capita anche a noi. Parliamo proprio dei tuoi clienti, i testimonial del valore trasferito dalla nostra organizzazione. Il gran passaggio metodologico e mentale che dovremmo fare tutti insieme è quello di trasformare i nostri clienti, non in clienti duraturi, ma in persone, amici, seguaci, persone che il processo digitale deve trattare come tali, come uniche, come speciali. Trasformazione digitale, vuol dire, quindi, accorciare le distanze tra le persone e creare dei follower, dei seguaci, che attraverso la propria testimonianza, possano garantire che la proposta di valore che noi attuiamo attraverso i nostri prodotti, attraverso i nostri servizi, funziona.
I nostri clienti possono essere una voce forte, ed è sempre importante avere tante testimonianze, quindi quante più ne hai, tanto più il tuo processo metodologico sarà sicuro, sarà garantito, il tuo prodotto sarà acquistato, senza batter ciglio, dai tuoi potenziali clienti.
Il Growth Hacking consente di crescere, aumentare la visibilità, aumentare la fidelizzazione rispetto ai tuoi clienti, ma soprattutto il gran passaggio è quello di andare a trasformare i tuoi clienti, da semplici clienti, in amici, in seguaci.
Tutto questo processo di diffusione costante dei contenuti sarà fondamentale per la diffusione della tua “Reputazione digitale”.
Passo n. 5: Crea la tua business community.
Questo passo richiede tempo e costanza, ma è quello che per noi ha fatto la differenza. Abbiamo creato la community Dws, con tantissimi imprenditori e professionisti eccellenti nella propria nicchia di mercato. Tutte le persone che diventano nostri clienti hanno la possibilità di partecipare alla nostra community, favorendo nuovi incontri e nuove opportunità, partecipare sempre ai nostri workshop, laboratori formativi e nel tempo modellare una propria community specialistica. Oggi più che mai, c’è bisogno di condividere interessi e passioni in una comunità di imprenditori e professionisti. Animare e alimentare una community richiede un notevole sforzo organizzativo ed una grande passione. Mettiamo in campo tante iniziative per la nostra community, produciamo contenuti digitali formativi, organizziamo costantemente workshop formativi per favorire nuovi incontri, creare nuovi link, aggiornare costantemente sulle nostre innovazioni, presentare nuovi membri, organizziamo due grandi eventi formativi ogni anno.
Partecipa alla nostra community e crea la tua community nella tua nicchia. È molto importante che trasformi i tuoi clienti in una community, falli diventare dei follower, dei veri e propri seguaci. C’è bisogno di molto lavoro, ma se ti appassiona, ti darà tanti frutti e tantissimi attestati di stima. Avere una Community di eccellenza nel tuo settore è un elemento distintivo per rafforzare la tua “reputazione digitale.”
Uno dei motivi fondamentali della scrittura del tuo libro oltre al processo di creazione della reputazione, è creare la tua community.
Oltre a scrivere un libro, nel capitolo dedicato, abbiamo scoperto insieme quali sono i principali motivi che spingono un imprenditore ed un professionista a raccogliere in un prodotto di marketing editoriale, la propria storia, la propria esperienza, la propria attività, la propria comunità. Se hai acquistato questo libro, con molta probabilità già hai preso coscienza di quelli che sono i motivi che ti spingeranno ad impegnarti per la scrittura del tuo prodotto ed a lavorare sul concetto di reputazione aziendale e personale per diffondere la “Reputazione Digitale” nella nostra e nella tua community.
Condividere il proprio sapere, codificare le conoscenze, crescere e contribuire ad aiutare anche gli altri, sarà la tua nuova strada.
Esercizio.
Scrivi qui la lista delle persone a cui vorrai far leggere il tuo progetto e far entrare nella tua community, dedica 1 ora.
Passo n. 6: Organizza i tuoi workshop tradizionali e digitali.
Ultimo step, ultimo passo del Dws Model è l’organizzazione di workshop formativi. Come dicono gli inglesi “The last but not the least”, ossia “ultimo, ma non ultimo in ordine di importanza”. I workshop o laboratori sono strumenti di marketing molto potenti.
Negli ultimi 3 anni abbiamo organizzato oltre 60 workshop, in media 2 al mese. Laboratori di alta formazione rivolti ad imprenditori e professionisti su come affrontare le nuove sfide dei mercati.
Sin dall’inizio abbiamo adottato un modello che ci consentisse di portare valore ai nostri clienti e potenziali clienti, con organizzazione di workshop formativi su un numero ristretto di persone, massimo 15, e su argomenti di nicchia. Nei nostri workshop sono transitate oltre 1.000 persone in modo tradizionale, ed oltre 2.000 in modo digitale. Questo strumento davvero potente, ma al contempo impegnativo nell’organizzazione, ci ha consentito di diffondere la nostra metodologia in modo significativo sul nostro territorio, e ci ha permesso di studiare in modo approfondito, tanti temi nelle nicchie merceologiche dei nostri clienti.
Perché abbiamo utilizzato la parola workshop e soprattutto perché Digital? Tradotto dall’inglese workshop significa laboratorio, nei laboratori si creano, in genere, prodotti.
Infatti nei nostri workshop, un po’ come avviene nei laboratori sartoriali, dove si entra con la stoffa e si esce con un vestito, nei laboratori di pasticceria, si va in visita e si esce con un dolce, il partecipante che viene ai nostri laboratori, ne esce con un prodotto finito, con strumenti di strategia aziendale e con tantissimo valore, ma soprattutto con una grande consapevolezza: “per essere veri leader nel proprio lavoro, bisogna essere i numeri uno anche nel web.” Abbiamo pensato di scrivere questo libro, ed inserire in modo approfondito i contenuti che costituiscono i pilastri del nostro modello, per costruire la “Reputazione digitale” dei nostri eventi, che sono il principio di un processo di vera trasformazione e di vera consapevolezza.
Perché Digital? Digital per noi è un metodo che attraverso una pianificazione, ti consentirà di aumentare fatturato, raggiungere efficienza aziendale, e fare focus sulle attività di valore. Digital è una disciplina dell’applicazione quotidiana, ti consentirà in soli 30 giorni di creare le fondamenta del tuo sistema, per creare un Brand forte e per acquisire nuovi clienti. La disciplina, poi lo capirai, supera il talento, la disciplina utilizzata dai talentuosi porta in luoghi sorprendenti, attraverso strade meravigliose. Il workshop, il laboratorio, dove si sperimenta, si opera, si incontra, si conosce. Per noi il workshop è un momento di crescita fondamentale sia per chi lo fa, (per noi) che per chi lo riceve (per te). Abbiamo la possibilità di guardare, ascoltare, le storie delle aziende direttamente dalla voce dell’imprenditore. Pensiamo che il contatto umano, la relazione sia la base della vita di noi uomini, e grazie agli strumenti digitali è possibile innescare modalità operative che possano in qualche modo “mettere il turbo al processo di cambiamento”. Per digital noi intendiamo l’utilizzo degli strumenti che ti aiuteranno nel processo di cambiamento. Negli ultimi anni abbiamo incontrato ai nostri workshop tantissime persone, professionisti, imprenditori, a cui con estrema chiarezza, abbiamo trasferito i punti fondamentali del cambiamento, e che in questo libro, tocchiamo nei vari capitoli, in modo più approfondito. Tutti fanno parte della nostra community, la nostra famiglia lavorativa di scambi intersettoriali. Tutte le persone che partecipano ai nostri laboratori hanno due caratteristiche in comune: sono tutte persone di talento, talento sia nella sfera personale, sia in quella privata, sono persone che innovano, alla ricerca di qualcosa o qualcuno che in qualche modo li possa aiutare a trovare nuovi stimoli, nuove strade, approcci e visioni differenti. Durante i nostri workshop abbiamo trattato tanti argomenti, abbiamo approfondito le strategie, il marketing, il controllo di gestione, la contabilità, la digital trasformation, i modelli aziendali sostenibili.
Abbiamo toccato temi quali automazione Digital per acquisire contatti e trasformarli in contratti, in vendite. Abbiamo approfondito temi sui nuovi processi organizzativi per replicare il tuo business anche in territori diversi, attraverso la nostra strategia segreta del “Franchising digitale”, il metodo implementato personalmente negli ultimi anni, nello sviluppo e nell’apertura di tanti franchising, in tanti settori merceologici differenti, in territori diversi.
Durante i workshop non vogliamo insegnare nulla, ma vogliamo soltanto trasferire delle esperienze che ci hanno aiutato nel nostro percorso, a raggiungere traguardi particolarmente entusiasmanti. Leggerai le nostre modalità per “concepire il pitch”, uno strumento sintetico che chiarisce a te ed ai tuoi futuri investitori, i Focus su cui si concentrerà la tua energia. Parleremo anche di energia perché questa è la vera benzina del tuo motore. Ti faremo riflettere sulle scelte di ieri che hanno condizionato in qualche modo dove sei oggi, e sulle scelte di oggi che determineranno dove sarai posizionato domani.
I semplici esercizi di Focus che trovi alla fine dei capitoli ti consentono di mettere in pratica i nostri suggerimenti e di passare all’azione. Chi inizia con noi il “DWS model®” compie un percorso di 12 mesi di crescita insieme.
Nei primi 30 giorni creiamo le fondamenta, i cosiddetti pilastri, attraverso l’individuazione della nicchia di specializzazione, mettendo a fuoco il modello strategico operativo, e tirando fuori i contenuti dell’attività attraverso testi scritti e video. Nei successivi 30 aggreghiamo i contenuti in un libro manifesto della nuova nicchia di mercato, e attivando i primi workshop. Nei 10 mesi successivi modelleremo insieme ai casi di successo, le attività che hanno avuto dei blocchi con interventi di coaching e di formazione al fine di diffondere la tua “Reputazione digitale”, che farà da megafono alla tua già consolidata, reputazione tradizionale.
La Nostra Idea
Il Cambiamento come Processo Evolutivo
Il test è stato fatto prima su noi stessi, lo abbiamo applicato sulle nostre aziende e sulle rispettive nostre professioni. La sperimentazione è diventata una metodologia registrata e coperta dal diritto di autore, descritta nel libro best seller su Amazon “Digital Workshop”.
Ci ispiriamo a un principio di responsabilità che si sostanzia nel porci al servizio dei nostri interlocutori, offrendo le nostre conoscenze, le abilità e le tecniche professionali acquisite per rafforzare risultati, risorse e autostima.
Crediamo che modelli come lo smartworking, il lavoro a distanza, l’azienda liquida siano sistemi naturali, figli di un’evoluzione genetica. Non stiamo uscendo dall’era post industriale per entrare nell’era informatica, nulla di questo sta accadendo.
Il cambiamento in atto non è figlio di un processo evolutivo. Le conoscenze e lo studio non bastano per attuare un vero processo di trasformazione.
D’altronde non sarà la specie più forte a dominare il mondo ma quella che meglio si adatta al cambiamento.
In questo momento storico si stanno vivendo delle grandissime trasformazioni, una delle più profonde riguarda la trasmissione delle conoscenze e del sapere.
L’era digitale ha dato inizio ad un processo irreversibile e nulla sarà come prima.
L’essere umano non è predisposto al cambiamento se non in un momento di profonda crisi.
DAI FONDATORI
Crea le Tue Opportunità!
Che tu sia un Imprenditore o un Professionista hai una esigenza: quella di Acquisire Nuovi Clienti, di Fidelizzarli e di Incrementare i Profitti del tuo Business.
Oggi più che mai per raggiungere questi obiettivi vi è la necessità di affiancare al marketing tradizionale strategie di marketing editoriale e digitale.
dr. Vittorio del Re – dr. Francesco Mele
DWS MODEL
DIGITAL 39 SRL
P.IVA 09766231212
Via Toledo, 156 - 80134 Napoli
Link Utili
INFO e Contatti
infodwsmodel@gmail.com
Whatsapp (+39) 3492615349